Il bambino durante la procedura abortiva, essendo dotato di recettori nocicettivi (recettori del dolore) sente dolore fisico.
Gli attuali studi di embrologia e sulla vita prenatale affermano che il feto ha questi recettori formati almeno a 8 settimane dall'inizio della gestazione; il suo sistema nervoso centrale e quello periferico sono ancora immaturi e la sensazione è addirittura amplificata.
Filmati eseguiti in fetoscopia mostrano come l’embrione fugga dalla cannula aspiratrice che tenta di aspirarlo. Questa reazione è legata all’istinto di sopravvivenza di ogni essere vivente ed integrata alla reazione fisiologica di fuga dal dolore e dal pericolo che si attivano anche dalle primissime settimane di vita.
Questa reazione si accompagna anche con l'accellerazione dei battiti del piccolo cuore del feto, e questo dimostra che prova agitazione e paura per quel che sta succedendo attorno a lui.
A prova di quanto sopra espresso circa la percezione del dolore si pensi alle manovre di sedazione (anestesia) a cui vengono sottoposti i bambini ancora in utero prima di subire interventi di chirurgia fetale (posizionamento di stent cardiaci, interventi diaframmatici ecc): se non provassero dolore, queste sedazioni non verrebbero eseguite.

- Comitato Scientifico -